QUANTE NOTTI.
Quante notti
abbiamo aspettato
aggrappati alla concentrazione,
appesi ad un nervo teso,
Quante notti
abbiamo aspettato
aggrappati alla concentrazione,
appesi ad un nervo teso,
con il peso del buio
che ci soffocava i pensieri.
Quante notti
abbiamo posto davanti ai nostri amori,
alla nostra vita,
alla nostra famiglia,
ai nostri desideri,
ai nostri sogni,
srotolando chilometri d’asfalto lampeggiante.
Quante notti
abbiamo aspettato
mentre il silenzio ci grattava l’anima,
mentre stringevamo le redini
dei battiti di un cuore impazzito,
mentre prendevamo a pugni la nostra coscienza,
mentre scansavamo scomode verità,
mentre processavamo la paura.
Quante notti
abbiamo aspettato
parlando con animali meno animali degli umani
che attendevamo,
rannicchiati ed immobili
dentro ai ventri di metallo,
sotto tetti di foglie,
nell’umidità che impregnava la nostra pelle,
nel freddo che scorreva nelle nostre ossa,
nella speranza di immobilizzare
una libertà pericolosa.
Quante notti
abbiamo sfidato
con l’incoscienza e l’invincibilità
dell’essere giovani.
Quante notti
abbiamo passato
in compagnia del severo pensiero
se quello che stavamo facendo valeva ancora la pena.
Quante notti
abbiamo “chiuso”
con gli ingrati sguardi superiori.
Quante volte
abbiamo pregato in silenzio
che quelle notti finissero.
(Dorino Bon)
che ci soffocava i pensieri.
Quante notti
abbiamo posto davanti ai nostri amori,
alla nostra vita,
alla nostra famiglia,
ai nostri desideri,
ai nostri sogni,
srotolando chilometri d’asfalto lampeggiante.
Quante notti
abbiamo aspettato
mentre il silenzio ci grattava l’anima,
mentre stringevamo le redini
dei battiti di un cuore impazzito,
mentre prendevamo a pugni la nostra coscienza,
mentre scansavamo scomode verità,
mentre processavamo la paura.
Quante notti
abbiamo aspettato
parlando con animali meno animali degli umani
che attendevamo,
rannicchiati ed immobili
dentro ai ventri di metallo,
sotto tetti di foglie,
nell’umidità che impregnava la nostra pelle,
nel freddo che scorreva nelle nostre ossa,
nella speranza di immobilizzare
una libertà pericolosa.
Quante notti
abbiamo sfidato
con l’incoscienza e l’invincibilità
dell’essere giovani.
Quante notti
abbiamo passato
in compagnia del severo pensiero
se quello che stavamo facendo valeva ancora la pena.
Quante notti
abbiamo “chiuso”
con gli ingrati sguardi superiori.
Quante volte
abbiamo pregato in silenzio
che quelle notti finissero.
(Dorino Bon)
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