ANIME IN DIVISA.
Siamo notti violentate
da una musica atroce,
sonni rotti da uno squillo senza voce.
Siamo attimi che corrono
sulla neve,nella pioggia
sui circuiti della vita
sull’asfalto duro e grigio
di questa strada infinita.
Siamo il freddo che ci rompe,
notti e giorni sotto un ponte,
telefonate lunghe
per stringere forte gli affetti
sul tempo in una mano.
Siamo brividi intensi,
sangue gelato,
paure nascoste,
coraggio donato.
Siamo sempre davanti ad un momento,
trascinando con forza
qualsiasi tormento.
Siamo noi,
siamo quello che siamo,
siamo noi
senza essere eroi.
Siamo noi
padri,
madri,
nonni e bambini.
Siamo noi
questi uomini
che si stringono tra le mani,
nelle ore di un domani.
Siamo noi,
occhi lucidi sull’istante
mentre stringono una lacrima
che scende sulla morte,
siamo noi.
Siamo in ogni istante,
sui sorrisi di un mendicante,
tra gli applausi della gente,
dentro il sangue sconvolgente
di una morte agghiacciante,
siamo noi.
Siamo noi
a rincorrere
La voce di una radio gracchiante
pestando sull’acceleratore
di una velocità allarmante,
siamo noi.
Siamo dentro le case dimenticate,
le famiglie perdute,
le feste saltate
e le mani strette al viso
delle ore disperate.
Siamo dietro al viaggio
di un proiettile mai fermato,
del suo suono cupo e forte
che ci ha svezzato,
siamo noi.
Siamo dall’altra parte,
dentro agli occhi della gente,
dentro ai colori che indossiamo,
nei minuti che scorrono
sul tempo raccontato.
Siamo nel sapore strano
dei panini unti
che stringiamo in una mano,
siamo dentro a mille caffè bollenti
per tirare avanti.
Siamo noi dall’altra parte
di uno sguardo fiero
che si riflette
nella bellezza
di uno specchio vero.
Siamo noi
tra la notte ed una sera
stretti forte alla speranza
di una preghiera,
siamo noi
esseri umani senza essere eroi,
anime in divisa,
semplicemente
noi per voi.
Dorino Bon
Siamo notti violentate
da una musica atroce,
sonni rotti da uno squillo senza voce.
Siamo attimi che corrono
sulla neve,nella pioggia
sui circuiti della vita
sull’asfalto duro e grigio
di questa strada infinita.
Siamo il freddo che ci rompe,
notti e giorni sotto un ponte,
telefonate lunghe
per stringere forte gli affetti
sul tempo in una mano.
Siamo brividi intensi,
sangue gelato,
paure nascoste,
coraggio donato.
Siamo sempre davanti ad un momento,
trascinando con forza
qualsiasi tormento.
Siamo noi,
siamo quello che siamo,
siamo noi
senza essere eroi.
Siamo noi
padri,
madri,
nonni e bambini.
Siamo noi
questi uomini
che si stringono tra le mani,
nelle ore di un domani.
Siamo noi,
occhi lucidi sull’istante
mentre stringono una lacrima
che scende sulla morte,
siamo noi.
Siamo in ogni istante,
sui sorrisi di un mendicante,
tra gli applausi della gente,
dentro il sangue sconvolgente
di una morte agghiacciante,
siamo noi.
Siamo noi
a rincorrere
La voce di una radio gracchiante
pestando sull’acceleratore
di una velocità allarmante,
siamo noi.
Siamo dentro le case dimenticate,
le famiglie perdute,
le feste saltate
e le mani strette al viso
delle ore disperate.
Siamo dietro al viaggio
di un proiettile mai fermato,
del suo suono cupo e forte
che ci ha svezzato,
siamo noi.
Siamo dall’altra parte,
dentro agli occhi della gente,
dentro ai colori che indossiamo,
nei minuti che scorrono
sul tempo raccontato.
Siamo nel sapore strano
dei panini unti
che stringiamo in una mano,
siamo dentro a mille caffè bollenti
per tirare avanti.
Siamo noi dall’altra parte
di uno sguardo fiero
che si riflette
nella bellezza
di uno specchio vero.
Siamo noi
tra la notte ed una sera
stretti forte alla speranza
di una preghiera,
siamo noi
esseri umani senza essere eroi,
anime in divisa,
semplicemente
noi per voi.
Dorino Bon
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