PIANCAVALLO
DOLOMITI FRIULANE.
CONSORZIO
TURISTICO.
PRESENTAZIONE:
"TERRITORIO.
Nella
sua nuova conformazione, il Consorzio Turistico Piancavallo Dolomiti Friulane
rappresenta territorialmente tutta la Pedemontana e la zona montana del
Pordenonese, abbracciando un territorio molto vasto, da Caneva a Pinzano,
passando per lussureggianti valli fino alla ghiaiosa pianura dei Magredi. Gli
obiettivi del Consorzio sono la promozione e la valorizzazione turistica
dell’intero territorio montano del Friuli Occidentale, attuando politiche
unificate di sviluppo e promo-commercializzazione dell’offerta turistica
territoriale.
Il
Consorzio è perciò frutto della volontà di riunire in un unico soggetto gli
operatori e gli enti della montagna pordenonese, agganciando il Piancavallo
alle Dolomiti friulane, per incentivare il turismo a scopo naturalistico o di
interesse storico-artistico, per aumentare la qualità dei servizi turistici
presenti, per sviluppare l’informazione sul prodotto turistico attraverso
campagne promozionali (fiere, campagne pubblicitarie, siti internet).
PIANCAVALLO:
dove
il divertimento prende quota
A
1262 metri con vista aperta sul Mare Adriatico, in una conca naturale che si
trasforma in un suggestivo teatro all’aperto, Piancavallo è un’emozione da
vivere tutto l’anno. D’inverno, con 25 chilometri di piste per lo sci alpino e
30 per il fondo, impianti di risalita al passo coi tempi, una neve programmata
a portata di ogni talento e tecnica, dallo scialpinismo al freestyle. D’estate,
aprendosi ad escursioni per respirare a pieni polmoni, dal trekking al nordic
walking. Un soggiorno in totale libertà, grazie a una sfaccettata offerta
ricettiva che va dagli alberghi alle case per ferie.
VALLI
PORDENONESI:
e
in mezzo scorre il fiume
Lunghe
e profonde, a chi le percorre rivelano una bellezza intensa e arcaica,
originata, plasmata e cesellata ad arte dall’acqua, oggi com’era ieri. Hanno
nomi che sono parole di fiumi, come Valcellina, Val Cosa e Val d’Arzino. Vene
cristalline ora imponenti e ora torrenti, che scavano gole e rogge, forre,
orridi e cascate, si inabissano e risorgono, contrappuntando la pietra e il
legno a ogni altitudine, le foreste e i prati, i campi a coltura, il quotidiano
del lavoro e del tempo libero, e tutte le dimensioni fluide dello sport, come
la canoa, il kajak e il rafting.
MAGREDI:
dove
lo spazio si fa infinito
Un
fiume di pietre che affiora maestoso dove i fiumi Cellina e Meduna si
inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo. Non è un
controsenso. Sono i Magredi, le “Terre Magre”. Lo stupefacente frutto di una
natura che non finisce di stupire anche quando si fa spoglia, ostinata e dura.
Spazi sconfinati dove il tempo si ferma in contemplazione, in cui perdersi e
ritrovarsi con lo sguardo o seguendo i propri pensieri, a piedi o magari in
sella a un cavallo, a primavera, quando anche le Terre Magre si illuminano
d’intenso.
LA
VALLE DEL COLVERA.
Partiti
da Piazza Italia, a Maniago, si attraversa il paese verso la località Colvere,
imboccando la strada provinciale che porta a Frisanco attraverso due gallerie,
che possono anche essere evitate in favore della vecchia strada esterna
interdetta ai veicoli. Usciti dalle gallerie si prosegue verso Poffabro,
svoltando poi in direzione Meduno, passando per la caratteristica località
Navarons. Dopo Meduno, l'itinerario tocca Toppo di Travesio, Sequals (dove
fermarsi alla Villa di Carnera, "Il gigante buono"), Arba e rientra
quindi a Maniago, passando per la frazione di Campagna.
LA
VALLE DEL CELLINA.
Partendo
dalla Piazza Italia di Maniago si esce dal Paese in direzione Frisanco,
imboccando le gallerie o in alternativa la vecchia strada ad esse esterne e
interdetta al traffico veicolare. Giunti a Frisanco, si prosegue verso Poffabro
- uno dei Borghi più belli d'Italia - fino a raggiungere la località Pian delle
Merie e imboccare quindi la salita verso Pala Barzana. Una volta scollinata
l'ascesa, si scende verso Andreis per raggiungere Barcis e fare il giro
dell'omonimo lago, dalle acque verdi smeraldo, per poi proseguire verso
Montereale Valcellina attraversando due gallerie. Arrivati in paese, si
imboccherà la strada vecchie della Valcellina che riporterà a Maniago e,
passando per le storiche vie centrali, si arriverà in Piazza Italia.
I
MAGREDI
Partenza
dal Museo delle Coltellerie e dell'Arte Fabbrile di Maniago, nei pressi della
stazione e in prossimità dell'ampio parcheggio presso il quale lasciare l'auto;
si prosegue poi per Montereale Valcellina, lungo la vecchia strada che affianca
il torrente, proseguendo poi per San Leonardo e Vivaro lungo un tratto di
strada dal quale ammirare i Magredi in tutto il loro splendore. Da Vivaro, poi
si rientra a Maniago passando per le frazioni di Tesis e Campagna.
LA
VAL TRAMONTINA.
Partenza
di fronte all'albergo "Antica Corte", nella piazza centrale di
Tramonti di Sotto. Andando verso valle, si imboccherà la strada che porta alla
frazione di Campone (dove visitare il vecchio mulino) per poi proseguire
toccando Clauzetto, Castelnovo del Friuli, Travesio e la sua frazione di Toppo,
con l'antica fornace. Da qui, l'escursione prosegue per Meduno, in direzione
Tramonti: una decina di chilometri che riporteranno al punto di partenza e
permetteranno di ammirare il lago di Redona.
LA
PEDEMONTANA DEL LIVENZA.
L'itinerario
parte dal parcheggio della Stazione di Sacile San Liberale e si snoda lungo la
Pedemontana pordenonese orientale, toccando Fontanafredda, Polcenigo (con tappa
alla fonte in località Santissima), Budoia, Castel d'Aviano (dove ammirare
l'antico maniero), Vigonovo e quindi nuovamente Sacile.
LE
ORIGINI DEL MOSAICO.
Dalla
Loggia del Municipio di Spilimbergo, vicino al Duomo e al Castello, si imbocca
una strada che costeggia il Tagliamento e passando per Borgo Mizzari arriva a
Valeriano, in comune di Pinzano al Tagliamento dove poter visitare la Chiesa di
Santa maria dei Battuti e i suoi affreschi. Da qui, ci si dirige verso
Travesio, superando belle località con scorci affascinanti, fino a raggiungere
Travesio e proseguire verso Solimbergo, frazione di Sequals, quindi Arba e
Tesis, da dove poi prendere la statale che passando per Tauriano riporta alla
Città del Mosaico."
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