SENTIERO C.A.I. 154.
"Sono ritornato a posare i miei passi sul magico centocinquantaquattro che magicamente mi attrae. Ho viaggiato nel buio di una notte che se ne andava accompagnato da una paffuta e birichina Luna piena. Mi sono lasciato guidare dal nuovo giorno e dai suoi giochi di luce fino ad arrivare a Cercivento, magico centro della Carnia che come al solito, negli ultimi periodi, mi attende per farmi salire e spingermi in un incantevole sgabello dove ho il privilegio di sentirmi felice. Il vento e il freddo mi hanno parlato con le loro voci schiette, mentre le gocce di sudore solcavano il mio viso terminando la loro corsa sulle mie labbra diventando potente carburante per il mio salire e parlandomi una lingua ancora piena di importanza. Ho assaporato goccia dopo goccia conoscendo il grande Valore della fatica, elemento indispensabile ad impreziosire ogni volo verso il mio amato cielo azzurro, dove ho la fortuna di diventare confine tra il cielo e la terra. Sono andato incontro a nuovi spettacoli che questi fantastici orizzonti hanno saputo regalarmi emozionandomi e riuscendo, come al solito, a stupirmi, rapendo la mia mente e la mia anima. Proprio quello che desideravo! Ho posato nuovi passi su questo lembo di Friuli , carico di suggestivi elementi,accarezzando ricordi e lasciando che la mente si perdesse libera nella sua immensa semplicità. Ogni passo lassù tra le mie nuvole è diventato qualche cosa di speciale, qualche cosa di rara bellezza. Ogni passo ha saputo donarmi attimi di inestimabile valore, che difficilmente, laggiù nel cosiddetto mondo “civile” avrei potuto conoscere. Grazie a Dio, lassù tra le mie nuvole, tutto questo è ancora possibile trasportando la Montagna al di Sopra di tutto. Questo volo senza fretta, questa voglia di sfuggire dalla normalità del “vivere civile”, questi istanti lenti, scrivono in maniera indelebile il mio personale modo di andar per monti."
(Dorino Bon)
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