domenica 24 gennaio 2010

POESIE DI MONTAGNA.IL POPOLO DELLA MONTAGNA.





MANDI  LUCA.



IL POPOLO DELLA MONTAGNA.



Siamo noi quei puntini

che gli altri vedono lontani

lassù tra cielo e rocce

tra aquiloni e deltaplani

siamo noi

quelli strani

che in fretta scappan via

dalla terra verso il cielo

per poter restar lontano

da noia e ipocrisia.



Siamo noi quelli che stanno

quasi sempre lassù in alto

tra la terra

il cielo e il manto

di migliaia di colori

siamo quelli che in basso

han paura di morire.



Siamo noi quelli che stringono

corde

chiodi e fessure

rocce

cenge ed ogni cosa

che ci aiuti a salire

sulla forza dei nostri passi

sulle creste delle alte vie.



Siamo noi quelli che vedi

sulle cime penzolanti

mentre scrivono sui libri

fiumi di parole grandi

emozioni indescrivibili

da stringere nel cuore

in un istante forte e chiaro

in un istante da scolpire.



Siamo noi

si, siamo noi

quelli che tu non capisci

quando restano per sempre

dentro al bianco dei dolori

con il grigio delle rocce

stretti forti dai ricordi

e dalle urla degli amori.



Siamo noi quelli che siamo

così strani,forti e veri

storie uniche in salita

sempre in cerca di nuovi cieli

Siamo noi quelli che stringono

un panino e una birra

donne,uomini,bambini

che si tengono per mano

stretti,stretti dentro al mondo

di una preghiera detta piano.

Siamo noi quelli che stanno

dentro ai passi di fatica

spinti forte verso l’alto

di una goccia di sudore

diventata ormai amica.



Siamo noi quelli che scrivono

“I love” sulla lavagna

dentro ai libri,

sulle cime,

nelle vette con la nebbia,

siamo noi

ora e per sempre

il popolo della Montagna.



Dorino Bon





LASSU’ NEL NOSTRO ALTO.



Che cosa ci sarà lassù in alto

a spingere il mio cuore

tra cielo,roccia,azzurro

in un altro respirare,

tra un infinito di emozioni pure

in alto tra parole

che raccontano solo e sempre

l’essenza di storie vere.



Che cosa ci sarà lassù in alto

tra il bianco della neve

in un ghiaccio da scalare

tra le parole scritte e dette

dietro ad un fuoco da rubare.



Che cosa c’è lassù in alto

da mancarmi da impazzire

se sto tanto quaggiù in basso

dove il tempo non vuole passare.



Passo dietro passo

mi attacco alla salita

cercando di scoprire

il segreto,la magia

in ogni nuova meta.



Che cosa ci sarà lassù in alto

in cima ad una croce

in un semplice pensiero

nel suono di una voce

nel stringere una mano

e sentirsi ancora in pace.



Che cosa ci sarà lassù il alto

a far dimenticare

dolori,sofferenze

confini e lingue strane

ferite senza sangue

provocate da parole

cancellate per magia

dentro ad un grande girotondo

di emozioni e allegria.



Che cosa ci sarà lassù in alto

a unire tanti cuori

a fondere le anime

di popoli interi

a rendere così unica

la voglia di salire.



Che cosa ci sarà lassù in alto

da rendermi così felice

da stringermi ogni battito

ogni singolo respiro

da rapirmi alla vita

nel suo modo unico e sincero

da rendermi veramente grande e fiero.



Tutto questo sta solo in alto

tra scarponi ,sci e piccozze

dentro le anime più belle

tra ramponi,zaini e fiori

dentro a sguardi di chi sogna

questo è tutto

è la Montagna.



Dorino Bon



Caro Luca, sono sicuro che in questo istante, mentre sto scrivendo queste righe, tu sei seduto in cima alla montagna più alta dell'universo, intento con tutti gli altri amici che hai trovato in vetta, a guardare i nostri pensieri che vi stringono forte, forte. Non ti preoccupare noi non vi lasceremo mai soli. Vi porteremo sempre con noi in ogni nostra montagna e , quando arriveremo al confine tra la terra e il cielo,guardando in alto,sentiremo distintamente il calore delle vostre carezze.

Voi vivrete per sempre nei battiti di un cuore unico, il cuore della gente di montagna.

Dorino



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