mercoledì 9 aprile 2008

VALLONE DELLE CHIANEVATE









(Visita anche Tele Canale Montagna)



VALLONE  DELLE  CHIANEVATE.

e Rifugio Marinelli dal Passo di Monte Croce Carnico.



Guarda il resto dei filmati.



Cronaca dell'escursione.



Punto di partenza: Paluzza . A pochi metri dal Passo di Monte Croce Carnico. Subito dopo una galleria. Ampio parcheggio. Mt.1356

Come ci si arriva: Autostrada A23. Uscita Carnia. Direzione Passo Monte Croce Carnico.

Carta topografica necessaria: TABACCO 1:25.000 nr.09 Alpi Carniche-Carnia Centrale.

Parcheggio per auto:si

Sentieri; Cai nr.146,148,149,171

Dislivello: mt.766

Tempo impiegato per l’escursione: ore 2.30

Difficoltà: EE

Acqua:si

Telefono:0433.779177

Località:Forcella Moraretto (Paluzza.UD)

Apertura 15 giugno-30 settembre

Gestore: Tamussin Caterina, via Corona nr.3-33020 Collina di Forni Avoltri (UD) tel 0433.72094


“In questi luoghi non è per niente difficile fare un passo indietro.”



Dorino Bon



Per questa escursione è assolutamente necessaria la Carta topografica TABACCO 1:25.000 nr.09 Alpi Carniche-Carnia Centrale.



Queste righe non hanno la pretesa di essere una descrizione tecnica di questa escursione, ma è soltanto il racconto di una splendida giornata.




Domenica 29.7.2007



Arrivare in questi luoghi incantati è molto facile. Basta imboccare l’autostrada A23 a Udine Nord e via. Direzione Tarvisio. Si esce al casello autostradale  di Carnia-Tolmezzo e si prosegue verso Paluzza-Passo di monte Croce Carnico. Durante tutto il viaggio chi Ama la Montagna avrà modo di assistere a spettacoli fantastici che già gli faranno pre gustare quella che sarà la giornata. Si parcheggia l’auto nei pressi del vecchio valico confinario nell’ampio e comodissimo parcheggio. Il tempo non è dei migliori ed il cielo cerca di incutermi paura facendomi roteare sopra la testa dei buffi e ciccioni nuvoloni scuri. Il vento come sempre in questo luogo soffia e anche lui non sapendo come trascorrere il suo tempo si diverte assieme ai nuvolosi paffuti spostandoli di qua e di la, facendo comparire ad intermittenza sprazzi di cielo azzurro stupendi. Sono le 8.10 Pochi minuti e sono già pronto ad imboccare il confortevole sentiero c.a.i. nr.146 che parte da dietro il cartellone di “PALUZZA”. Un sentiero artisticamente disegnato su di un bel cartello in legno che già ci fa fantasticare su quella che sarà l’escursione. Appoggio i miei passi sul sentiero e lentamente mi lascio trasportare dalla fantasia dei miei pensieri. Mi lascio abbracciare dai spettacoli che mi circondano e mi dimentico di tutto inserendo il mio pilota automatico che stacca ogni contatto con la realtà portandomi via nel mio meraviglioso mondo della Montagna.Il sentiero nonostante il tempo non sia molto bello, mi prende per mano e mi porta a visitare tutti i suoi meravigliosi angoli, offrendomi musiche magnifiche, profumi estasianti e paesaggi che diventano preziosi quadri da appendere nella memoria. Il tempo magicamente si ferma e i pensieri giocano allegramente spingendo in alto passi che senza difficoltà mi fanno volare quasi a toccare il cielo. Ogni istante che mi viene incontro diventa facilmente, senza bisogno di mille strategie, carburante per la mia fantasia e d’impulso produce parole che si posano sulla lavagna della mia anima per poi essere riportate come disegni sull’affascinate candore della carta. E poi, come d’incanto si imprimono nei pixel per sfilare in questi angoli e farsi ammirare da voi tutti,creando almeno spero, delle emozioni. Si sale sul sentiero fino ad arrivare al bivio con il bellissimo sentiero delle Aquile da dove si può ammirare un panorama a 360° a dir poco mozzafiato. Mi giro su me stesso lentamente raccogliendo con lo sguardo ogni millimetro di orizzonte senza farmi sfuggire nulla. Gli scatti della mia inseparabile macchina fotografica si susseguono all’impazzata imprimendo nella memoria attimi che non ritorneranno  più. Quassù ogni millimetro va raccolto con cura e custodito gelosamente nel cuore e nell’anima. Tutto attorno a noi diventa una favola cullandoci teneramente. Quando arrivo in questi luoghi e appoggio il mio cuore e la mia anima,mi rendo conto di essere un Privilegiato. Ehhh si, perché poter assistere a simili spettacoli ricevendo oltretutto Preziose Emozioni significa essere dei veri Privilegiati. Mi riaffido nuovamente alla forza dei miei passi e mi lascio trasportare fino all’imbocco della scaletta. Sono le 09.30.La scaletta scende in parte riparata dalle rocce,creando un passaggio suggestivo, in cui nonostante tutti i confort del caso, è meglio sempre fare un po’ di attenzione. Quando si scende dalla scaletta si può assistere ad una scenografia degna dei più grandi artisti cinematografici. Una scenografia costruita per noi da Dio. Scendo lentamente sorretto e protetto dalle rocce imponenti che mi affiancano. Lo spettacolo continua mentre in lontananza come una gemma che brilla, mi appare la mia seconda casa, il Rifugio Marinelli. Alle 9.35 mi appare davanti agli occhi un bivio. A sinistra si prosegue dritti al Rifugio Marinelli, ma oggi decido di scoprire un’altra parte di questa escursione, quindi proseguo dritto continuando sul sentiero c.a.i. nr.149 che si addentra nello spettacolare Vallone della Chianevate. Proseguo entrando in un’attrazione naturale stupefacente. Ogni angolo, con la complicità delle luci, delle condizioni atmosferiche e dalle naturali bellezze che mi sovrastano, diventa un susseguirsi di effetti speciali. Le nuvole giocando in continuazione con le vette che mi circondano creando degli spettacoli che mi lasciano a bocca aperta scollegando automaticamente la mia mente dalla realtà. Gli spettacoli sono così belli che non faccio nemmeno caso che sta piovendo. Anche la pioggia diventa un qualche cosa di speciale, quasi un valore aggiunto. Infatti indosso il mio PONCHO e via. Due gocce di pioggia non mi fanno paura. Continuo a salire dentro allo spettacolo che Dio mi ha donato. Tutto diventa man, mano che salgo meraviglioso. Anche le gocce di acqua che mi scendono sul viso acquistano valore e hanno qualche cosa da dirmi. Bello,bello,bello! Continuo a salire e alle 10.05 incontro il bivio con il sentiero c.a.i. nr.171. Io continuo sempre sul sentiero c.a.i. nr.149 (Per Cima di Mezzo) alle ore 10.15 mi ritrovo nuovamente sul segnale del c.a.i. 149.Io continuo salendo sul sentiero che mi porta all’inizio della salita per la Cima di Mezzo. Salgo ancora sul sentiero c.a.i. nr.149. Lo scenario è da fantascienza. Mi sembra di essere all’interno di un magnifico documentario di quelli che si vedono solo in tv. Veramente un quadro che dona continue emozioni. Gli scatti si susseguono imprimendo in memoria della fantastiche immagini. Proseguo addentrandomi sempre di più nel meraviglioso calore che solo la roccia con il suo colore grigio può donare, mentre attorno a me un verde smeraldo mi abbraccia donandomi un calore ineguagliabile. Gli orizzonti diventano dei quadri astratti che si incollano alle parole e ai pensieri. Ormai, per fortuna, la natura è riuscita a fare la sua grande magia, la mia mente si è completamente scollegata dal mondo. Ormai viaggia su di una sua personale strada che crea come d’incanto delle sensazioni dal valore inestimabile. Alle 11.20 tocco le rocce che sorreggono la Cima di Mezzo del Coglians. Sento il suo importante calore e vedo in tutta la sua imponenza la cima che sta divertendosi con la pioggia e le nubi. Un silenzio suggestivo fa da colonna sonora ad uno spettacolo indescrivibile. Anche in questo caso mi fermo e giro su me stesso per un’infinità di minuti. Non voglio perdermi nemmeno un’istante. Voglio fare incetta di spettacoli per quando non potrò avere più la fortuna e Privilegio di poterli ammirare. Continua a piovere e quindi faccio dietrofront sullo stesso sentiero da cui sono salito. L’obiettivo ora è il Magnifico Rifugio Marinelli. Casa mia. (si fa per dire! Li mi sento veramente a casa!) Anche in discesa lo spettacolo diventa unico, rendendo ancora di più l’idea di dove mi trovo. Vicino al cielo , vicino a Dio!



Scendo al ritmo della pioggia,senza quasi accorgermi di lei. Quassù anche una giornata piovosa riesce a regalare momenti stupendi da scrivere e tradurre in Emozioni. Quassù ogni passo, per chi Ama la Montagna, diventa un dispensatore di pensieri che fanno diventare l’escursione stessa una vera e unica Poesia. Ed è quello che provo io ad ogni escursione. Un’Emozione interminabile che fa gioire delle piccole cose, facendole diventare delle Grandi poesie. Il sentiero continua a sollevarmi in ambienti da favola ed in poco tempo mi ritrovo davanti agli occhi il Rifugio Marinelli. E’ sempre più vicino e diventa come un faro in mezzo al mare. La sua figura mi regala sempre dei bei ricordi e mi riporta a rivivere i bellissimi ricordi del tempo. I passi mi hanno sollevato di nuovo e la mente ha disegnato bellissime pagine di vita. Il tempo improvvisamente si è rifatto vivo e la mia mente si è disconnessa. Sono davanti al Rifugio Marinelli. Mi accoglie il magnifico e simpatico pastore tedesco Cek dandomi il suo personale benvenuto ed accompagnandomi come è suo solito fare fino alla porta del Rifugio. Qui mi sento veramente a casa. Le persone che lo gestiscono, profumi, i suoni, le voci le atmosfere i colori non cambiano mai. Rimangono sempre meravigliosamente uguali a trenta anni fa. Qui è nato il Mio Amore per la Montagna. Qui è nato ESCURSIONANDO e qui ci sono le cose Vere che mi attraggono irresistibilmente. Sarà una magia, ma questa è la realtà. Da questo luogo non posso e non voglio staccarmi è impresso come un tatuaggio in ogni battito del mio cuore e nella mia Anima. E sulla terrazza del Rifugio Marinelli, mentre gli orizzonti continuano a giocare con le magie della natura, abbracciato dai preziosi Tesori che rendono stupenda questa mia Vita, innalzando al cielo la mia inseparabile birra faccio un brindisi a tutte le persone che come me Amano l'andar per monti con l’Anima.

Buona Montagna e Felice Vita da Dorino.



www.escursionando.net























































































































Buona Montagna e Felice Vita a tutti da Dorino.

1 commento:

  1. Splendide montagne, bellissimi fiori e parole super

    Tornerò di sicuro a leggerti

    Un saluto

    Fer/

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