venerdì 31 maggio 2013

ADVENTURE MOVIE AWARDS DAYS 2013.SAN CANDIDO INNICHEN







ADVENTURE MOVIE AWARDS DAYS 2013.SAN CANDIDO INNICHEN
DAL 18 AL 21 LUGLIO 2013
SAN CANDIDO INNICHEN
DOLOMITI

Corti e Documentari da Tutto Il Mondo. Incontri con Atleti, Registi e fotografi. Workshop, Esposizioni, Appuntamenti all'aperto, Spettacoli, feste.
Corti e documentari da tutto il mondo. Incontri con atleti, registi e fotografi. Workshop, esposizioni, appuntamenti outdoor, spettacoli, feste. Quattro giorni dedicati all'avventura: da vivere, raccontare e condividere.
Il più importante appuntamento italiano dedicato agli sport, outdoor e avventura.











ALTITUDINI PER DISCUTERE DI MONTAGNA E ALPINISMO



ALTITUDINI
BLOG MAGAZINE
RACCONTA E DISCUTE DI MONTAGNA E ALPINISMO


LA CARNIA



LA CARNIA
L’ESTREMO GIOIELLO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Valle del But, Val Degano, Val Lumiei, Val Tagliamento, Val Pesarina, Val Chiarsò, Valcalda

"La Carnia (Cjargne in friulano standard, Cjargna o Cjargno in friulano carnico), è un territorio appartenente alla regione storico-geografica del Friuli, i cui comuni, nell'ambito della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia afferiscono amministrativamente tutti alla provincia di Udine. In epoca romana era conosciuta come parte della Carnorum Regio (la terra abitata dai Carni, descritta da Tito Livio e dava il nome a tutto l'odierno Friuli"



  



INCONTRO BLOGGER DI MONTAGNA 2013




1° INCONTRO BLOGGER DI MONTAGNA
SABATO 8 GIUGNO 2013
PRESSO IL RIFUGIO TREVISO IN VAL CANALI

LA STORIA DELL'ALPINISMO



“Questa pagina vuole essere un appassionato luogo di incontro per tutti coloro che amano l 'Alpinismo .Il lavoro riguardera' in particolare l'evoluzione di questa disciplina attraverso le figure leggendarie e le vette che hanno reso possibile la Storia . La pagina ha scopo divulgativo . Per la ricerca del materiale ,documentazione ,fotografie e quant'altro, ci serviremo anche di quanto possibile reperire sul web , libri e riviste specializzate, con particolare attenzione alle imprese degli scalatori ricostruite attraverso le loro testimonianze.”




giovedì 30 maggio 2013

PARETI VERTICALI



PARETI VERTICALI.

"Pareti Verticali è un sito completamente indipendente, gestito in modo amatoriale, senza alcun rapporto con siti istituzionali, contatti politici, sponsorizzazioni o finanziamenti. Totalmente con spese sopportate dall'esecutore, ispirato unicamente dalla passione e amore per la montagna, ma sopratutto per le DOLOMITI.

di Giuseppe Frison"

MIGLIAIA DI FOTOGRAFIE SULLE ALPI


MIGLIAIA DI FOTOGRAFIE SULLE ALPI



FOTOGRAFIE SULLE ALPI DI FRANCESCO SISTI




FOTOGRAFIE SULLE ALPI
FRANCESCO SISTI
SISTO NIKON
CLICALPS PHOTOGRAPHER





mercoledì 29 maggio 2013

VAL DI FIEMME TRENTINO




LE VETTE OLTRE I 4000 DELLE ALPI DAL CLUB DEI 4000



IL CLUB  4000
PRESENTAZIONE:

"Il club 400, gruppo del Club Alpino Italiano, sezione di Torino, riunisce gli alpinisti che hanno salito almeno 30 vette superiori ai 4000 metri sulle 82 dell'elenco ufficiale UIAA. Il Club 4000 vuole essere il punto di riferimento e di incontro per scambi di informazioni, documentazione ed esperienze tra i praticanti l'alpinismo in alta quota con particolare riferimento alle vette delle Alpi superiori ai 4000 metri."






VALLE BREMBANA FORUM



VALLE BREMBANA FORUM
FORUM DELLA COMUNITA BREMBANA





PARCO NAZIONALE VALGRANDE PIEMONTE





PARCO NAZIONALE VAL GRANDE

L’ARIA WILDERNESS PIU GRANDE D’ITALIA

La Val Grande, chiusa tra le montagne dell'Ossola, il bacino del Lago Maggiore e la Valle Cannobina.

VERBANO –CUSIO-OSSOLA
PIEMONTE





OUTDOOR TV TURISMO LENTO OUTDOOR E CULTURA DEL TERRITORIO








GRUPPO CLEMENTI

OUTDOOR TV

PRESENTAZIONE:


"OutdoorTv La televisione via internet interamente dedicata al turismo lento e outdoor e alla cultura del territorio.

Per dare massima visibilità alle tematiche riguardanti il turismo lento e il camminare, OutdoorTv è in streaming 24 ore al giorno sul canale 236 della piattaforma StreamIT che, grazie ad una rete di quasi 400 server distribuiti in tutto il mondo, è in grado di garantire sempre un'eccezionale fluidità nella visione.

OutdoorTV nasce dall'esperienza della rivista TREKKING&Outdoor, il periodico leader nel mondo del turismo rurale e del turismo lento, distribuito in oltre 40.000 copie nelle edicole di tutte le regioni italiane e agli abbonati. Il progetto OutdoorTV mette a frutto proprio la professionalità trentennale della rivista, che comprende la profonda conoscenza e la valorizzazione dei territori, riflettendo la filosofia del suo staff di un approccio in chiave non sportiva ma di contatto puro e diretto con i luoghi da visitare e da vivere."







IL LIBRO DELLE CENGE Vittorino Mason



MONTAGNA CINEMA
EDIZIONE STRAORDINARIA

IL LIBRO DELLE CENGE
Vittorino Mason presenta il suo ultimo libro, tra musica e parole, per raccontare la sua avventura alla scoperta delle cenge alpine.

Giovedi' 30  maggio 2013
Cinema Splendor -San Daniele del Friuli ore 21.00
Via Ipolito Nievo nr.8
Ingresso gratuito


CITAZIONI DI DORINO BON


"AMO LA MONTAGNA E IL SUO FANTASTICO MODO DI SOLLEVARMI DA TERRA."

(Dorino Bon)

martedì 28 maggio 2013

RIVISTA MULTIMEDIALE PREALPI NR.8



PREALPI
LA RIVISTA MULTIMEDIALE PER CHI AMA LA MONTAGNA

Una Montagna di Sport - in questo numero: mtb alla Forcella di Spettino, trekking al Parco della Val Sanagra, escursioni nei Parchi Naturali del Tirolo, il Sentiero della Pace, mtb in Val di Sole, nordic walking








DESCRIZIONI E IMMAGINI DI ESCURSIONI NELLE ALPI E APPENNINI



ANFABLOPIR.COM
DESCRIZIONI E IMMAGINI DI ESCURSIONI SU 
ALPI COZIE,ALPI MARITTIME,ALPI LIGURI,APPENNINO,ALPI APUANE

ANFABLOPIR.COM
HOMOAPPENNINICUS

PRESENTAZIONE SEMISERIA


“Chi è l'homo appenninicus?

All'inizio, troviamo l'homo appenninicus a cimentarsi con escursioni che si sviluppano su terreno quasi completamente pianeggiante, o costeggiano o intersecano strade asfaltate o sterrate, talvolta puntando dirette ed oneste a trattorie e locande; ma presto gli si schiudono innanzi le infinite possibilità e ricchezze del mondo appenninico, ed eccolo anche per prati, boschi, pendii poco scoscesi, crinali.
Nato generalmente in pianura o in riva al mare, più raramente in collina, l'homo appenninicus non ha infatti naturale confidenza con l'ambiente montano, entrando in contatto con la montagna solo nel corso della sua esistenza adulta, e spesso per caso.
Scopre che gli è congegnale e vicina, per indole e spesso anche geograficamente, la montagna appenninica: erbosa, boscosa, arrotondata, che si raggiunge senza troppa fatica, senza mai vedere precipizi e con scarse possibilità di perdere la strada.
Anche se la sua è una forma di escursionismo ad uno stadio ancora embrionale, l'homo appenninicus comincia però ad assaporare quelle stesse gioie che sono alla base della passione del suo più illustre e temerario collega, l'alpinista.
Da un lato, la soddisfazione per la conquista di una vetta, seppur modesta; di un panettoncino arrotondato e completamente erboso, di una punta così poco marcata e significativa da non distinguersi facilmente dal resto del crinale; dall'altro la gioia di "elevarsi" e godere di una pur piccola vista, su spicchietti di pianura, una valletta, o su un laghetto altrimenti nascosto.

Suo malgrado, verso le Alpi!

Così passano le stagioni, finchè un bel momento, sospinto dalla calura estiva, e - perché no - anche da una moderata curiosità, l'homo appenninicus abbandona il suo habitat naturale per volgersi all'ambiente alpino.
Preferendo da sempre sterrati e comode mulattiere, sentieri in mezzo al bosco, moderati pendii erbosi, ed il colore verde di prati e alberi al marrone e grigio delle rocce e al bianco della neve (e del ghiaccio), il severo ambiente alpino coi suoi grandiosi scenari gli incute un giustificato e naturale timore.
Il suo problema principale diviene allora la scelta di escursioni adatte alla sua indole, più amante delle rotondità montuose e dei dolci declivi semi collinari, e viceversa aborrente gli aguzzi e precipitosi profili alpini.
Punti di riferimento obbligati per la scelta delle sue escursioni sono in primo luogo le cartine.
L'homo appenninicus evita accuratamente quegli itinerari e sentieri che le cartine convenzionalmente segnano:
1) con crocette rosse. Si tratta di ferrate, ovvero sentieri attrezzati con scalette in ferro e altre diavolerie, che implicano l'uso di attrezzature per l'assicurazione e autoassicurazione, quali imbraghi, moschettoni e caschetti.
2) con puntini rossi (vedi foto 2). Sono sentieri "in parte difficili", ma senza che sia dato sapere in anticipo precisamente perchè difficili: a volte presentano problemi di orientamento, svolgendosi su terreno infido e scosceso; generalmente itinerari segnalati, implicano però una capacità di muoversi agevolmente su terreni anche insidiosi, su pietraie, o nevaietti, o su pendii aperti e privi di punti di riferimento; a volte ci sono invece tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche; in altri casi è richiesto passo sicuro e assenza di vertigini. Oltre che, ma questo sempre, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata.
Se i sentieri "crocettati" e "puntinati" sono certamente da scartare, non è detto comunque che gli altri sentieri, quelli segnalati con una linea continua rossa o - più spesso - con linea tratteggiata rossa, siano di per sé adatti all'indole appenninica.
Le cartine da sole non sono quindi sufficienti, e l'homo appenninicus è costretto a ricorrere a libri e guide per trovare consiglio ed ispirazione per nuove avventure; talvolta anche l'esperienza diretta ed il racconto di altri escursionisti si rivelano preziosi.
Ma come essere certi che siano, queste fonti, veramente affidabili? Che vadano bene anche per l'homo appenninicus? Ecco una possibile risposta: imparare a leggere al di là delle parole..

Le subdole descrizioni degli itinerari non ingannano l'homo appenninicus….

Le escursioni descritte nei libri di montagna sono passate, per così dire, ai raggi X dall'homo appenninicus, che negli anni ha imparato a leggere tra le righe, e a compiere sottili analisi lessicali.
E' noto infatti come gli autori di libri e guide escursionistiche siano quasi sempre provetti alpinisti, a volte un po' troppo frettolosi nel minimizzare quelli che possono rivelarsi seri problemi per l'homo appenninicus.
Istintivmente l'homo appenninicus ha sviluppato un occhio particolare per certe espressioni che più o meno inconsciamente sfuggono dalla penna di questi autori-alpinisti, e ha imparato a fiutare la possibilità del pericolo dietro frasi apparentemente innocenti, quali "si risale per magri pascoli", "si guadagna la vetta per facili roccette", "si segue il filo di cresta" e simili.
Parecchi sono i vocaboli che suonano come campanelli di allarme per l'orecchio appenninico, o addirittura risultano banditi dal suo vocabolario. Ad es., tra i sostantivi, troviamo "cengia" (e specialmente il vezzeggiativo "cengetta"), "canale" (e derivati, con speciale attenzione al diminutivo, "canalino", più insidioso rispetto a "canalone"), "cornice", "paretina", "placca", "diedro", "salto" (e anche "saltino"), "terrazzo" (anche se erboso), "traverso" (ma non "traversata" e "attraversamento", vocaboli da valutare volta per volta). Tra gli aggettivi degni di menzione sono i diffusi "aereo" ed "esposto" (riferito a sentiero), oltre che "dirupato", "strapiombante" e "vertiginoso".
Sicuramente allarmante è infine l'uso, da parte dell'autore, di numeri ordinali (I, II, III, IV, etc).
Da valutare di caso in caso, invece, sono innanzi tutto quelle espressioni che esprimono valutazioni personali dell'autore. Alcuni esempi ricorrono assai spesso nei libri di montagna: "divertente arrampicata" (occorre domandarsi sempre: ma divertente per chi? L'autore - non dimentichiamolo, un alpinista - sta probabilmente pensando al suo divertimento), "non ci sono difficoltà oggettive" ("oggettive"? vedi sopra) e "elementare passaggio" (idem).
Altri vocaboli o frasi da considerare attentamente nel contesto più generale dell'escursione sono ad esempio: "sfasciumi" (vocabolo pur sempre migliore del più oscuro "detriti"), "gradoni erbosi", "ripida salita", "si risale per cresta", "franoso canalone", "sentiero panoramico" (verificando che l'autore non usi "panoramico" come sinonimo di "aereo" o "esposto"), e simili.
Una descrizione del tipo di roccia è sempre un segnale negativo per l'homo appenninicus, il quale è solitamente disinteressato alla friabilità o meno della roccia, alla presenza di appigli, o al suo colore (le rocce, per lui, fanno solo parte del panorama). Così la frase "rocce verdastre ben appigliate" suona come un invito all'homo appenninicus a cambiare destinazione. (Si noti inoltre il "verdastre": statisticamente qualcosa di "verdastro", "rossastro", o "nerastro" è più insidioso di qualcosa che è, più semplicemente, "verde", "rosso", o "nero").
Naturalmente è fondamentale la prova di consistenza: l'autore ha già usato altrove quella stessa espressione per descrivere un passaggio o una parte di gita che abbiamo già fatto? Si dimostra coerente nell'uso delle parole, specialmente degli aggettivi, e nella valutazione delle difficoltà?
Ma le cose, naturalmente, non sempre sono così difficili.
Ecco infatti, e per concludere, un esempio di itinerario che all'homo appenninicus non lascia dubbi sul da farsi:
"Dal punto più basso della placconata, poggiare a destra per saltini e cengette e guadagnare la base del diedro. Salire i primi metri sul fondo, superare lo strapiombo che lo chiude a sinistra (V) e con elegante arrampicata, superata una corta fessura, raggiungere un piccolo tetto nerastro, e quindi obliquando a destra su strapiombante cengetta (IV-) la terrazza."
(si noti che non si parla neppure della vetta, il tutto serve a raggiungere soltanto una terrazza).”


MAGAZINE DISLIVELLI NR.34 MAGGIO 2013


DISLIVELLI EU MAGGIO 2013
"Una fotografia del "cambiamento culturale" in atto nei frequentatori della montagna, sempre più inclini a un turismo sostenibile, lento, in linea con l'ambiente, ma anche moderno e pluriattivo"



ASSOCIAZIONE DISLIVELLI.

Torino, Italy
L’Associazione Disivelli è nata nella primavera 2009 a Torino, dall’incontro di ricercatori universitari e giornalisti specializzati nel campo delle Alpi e della montagna, allo scopo di favorire l’incontro e la collaborazione di competenze multidisciplinari diverse nell’attività di studio, documentazione e ricerca, ma anche di formazione e informazione sulle terre alte.


lunedì 27 maggio 2013

LA VIA ALPINA. I RACCONTI DI UN VIAGGIO









La Via Alpina: una rete di 5 itinerari escursionistici attraverso gli otto Paesi dell’arco alpino, più di 5000 km e 342 tappe giornaliere. Troverete qui la descrizione ufficiale di tutte le tappe, un ventaglio di offerte turistiche e del patrimonio, le esperienze vissute da numerosi escursionisti e molte altre informazioni per preparare on line il vostro viaggio sulle Alpi!

Slovenia,Austria,Italia,Germania,Liechtenstein,Francia,Svizzera,Monaco










DESCRIZIONI E IMMAGINI DI ESCURSIONI NELLE ALPI OCCIDENTALI



DESCRIZIONI E IMMAGINI DI ESCURSIONI NELLE ALPI OCCIDENTALI






CITAZIONI DI DORINO BON


"Un viaggio di passione per l’Alto. Un salire ineguagliabile alla ricerca continua di quelle stravolgenti carezze che mi mettono a posto l’Anima, dove il tempo si ferma e si lascia prendere per mano. Un meraviglioso e prezioso tempo che gioca continuamente con i colori e la luce per farsi catturare e diventare, come d’incanto, Emozione. Questo è il viaggio che ho il privilegio di compiere a bordo di un fantastico paio di scarponi."

(Dorino Bon)



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