martedì 14 settembre 2004

CIMA DI TERRA ROSSA ALPI GIULIE.




 


Cima di Terra Rossa mt.2420


( Alpi Giulie )


Rifugio Di Brazzà mt.1660



(Escursione adatta alla categoria degli “EE” Escursionisti Esperti)



Descrizione e immagini dell’escursione del 4 luglio 2004.



In fondo alla pagina descrizione completa del sentiero c.a.i. nr.622.



Testo e immagini di Dorino Bon.



Testers di questa escursione: Dorino,Giorgio,Fabio e Arix.



LE IMMAGINI DELL’ESCURSIONE (Fotocronaca dell’escursione)



Cartografia:Tabacco 1:25.000 nr.019 Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano.



Il punto di partenza dell’escursione è l’Altopiano del Montasio a metri 1502.



Dislivello: mt.918



Sentiero c.a.i. nr.: 622 e vecchia mulattiera di guerra.



Come ci si arriva: Dall’autostrada A23 uscita Carnia. Seguire le indicazioni per Tarvisio. Arrivati a Chiusaforte (UD), sulla statale, girare a destra in direzione Sella Nevea , Val Raccolana. A Sella Nevea dopo qualche centinaio di metri dal Rifugio Divisione Julia, imboccare la rotabile, molto ben segnalata, che conduce alle malghe dell’altopiano del Montasio. Arrivati all’altopiano si lascia l’auto nel comodo parcheggio.



Assicurarsi che non via sia neve o ghiaccio sul sentiero.



Fare molta attenzione alla caduta dei sassi.



Presenza di vipere.



Tempo necessario per l’Escursione: Salita ore 2.20. Discesa ore 1.30.



Descrizione dell’itinerario.



La giornata è stupenda, ma alle 8.30 del mattino la zona per i miei gusti è già troppo affollata. Partiamo dietro una “processione” allegra e vociante di circa 40 persone. Imbocchiamo il facile sentiero c.a.i nr.622 che sale al Rifugio Di Brazzà situato a metri 1660,(Rifugio provvisto di Bivacco di emergenza invernale con stufa e quattro posti letto.) mentre i fischi delle marmotte ci fanno compagnia. In circa 20 minuti di piacevole marcia arriviamo ad un bivio dove a destra si arriva dopo circa 100 metri al Rifugio Di Brazzà, mentre a sinistra nei pressi di un vistoso masso inizia il sentiero ben segnalato che porta alla Cima di Terra Rossa. Il sentiero è ben segnalato con dei cartelli in legno. Dopo alcuni minuti di cammino arriviamo ad un altro bivio dove continuiamo la nostra salita sul sentiero che sale sulla nostra destra (comunque anche questo ben segnalato).Lentamente iniziamo a salire sulla parete su continui tornanti di una vecchia mulattiera di guerra che ci porterà fino alle bastionate rocciose sotto le Cime Gambon. (Si raccomanda di fare molta attenzione a dove si mettono i piedi. Non fate cadere pietre verso il basso. In caso di caduta pietre avvertire subito con delle grida gli escursionisti che stanno salendo sotto di voi. Camminare il più possibile vicino alla parete rocciosa) Il sentiero, man mano che saliamo, diventa sempre più affascinante regalandoci dei panorami che si imprimono nelle nostre menti. Il gruppo del Canin appare ancora ricoperto da una abbondante coltre di neve e la sua stupenda vista ci accompagna durante tutta la nostra escursione, mentre più a valle è netto il contrasto con i colori e le numerose malghe dell’altopiano del Montasio. Ci innalziamo verso il cielo sempre più velocemente , mentre di tanto in tanto le nuvole di quota si fanno ammirare accarezzandoci i pensieri e facendoci scorgere di tanto in tanto lo spettacolo del Montasio. Un attimo di paura ci fa riflettere . Un’escursionista sopra di noi fa cadere una pietra , che presa velocità, ci passa davanti agli occhi con il suo brutale rumore. La potenza e la sua velocità fanno veramente paura. Proseguiamo con cautela e dopo diversi tornanti, fra molteplici stambecchi, arriviamo a Forca di Terra Rossa posta a metri 2.330. Circa cento metri prima di detta Forca, si imbocca il sentiero a sinistra che conduce in poco tempo alla vetta.(sulle pietre ci sono le segnalazioni per cima di Terra Rossa). Arrivati in vetta fare molta attenzione in quanto la cima è molto esposta. L’escursione non presenta grosse difficoltà e il tempo impiegato per effettuarla è stato di ore 2.15 circa. (Per la salita).




Nonostante le descrizioni delle escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate è consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi escursione.



Descrizione completa del sentiero c.a.i. nr.622 che collega la località di Piani-Casere Pecol-Rifugio DI Brazzà.



Il sentiero c.a.i. nr.622 ha inizio in località Piani situata a metri 608 e più precisamente nei pressi dell’osteria. Il sentiero si innalza fino a toccare il V.ne del R.Montasio, quindi a metri 1475 si trova il sentiero con il sentiero c.a.i. nr.621. Successivamente arriviamo alle casere Pecol a metri 1519. A metri 1550 troviamo le casere Parte di mezzo e il bivio con il sentiero c.a.i. nr.624 e a metri 1660 troviamo il Rifugio Di Brazzà. Il tempo necessario per arrivare dall’osteria di Piani al Rifugio Di Brazzà e di ore 3.15. (Fino a questo punto il sentiero è adatto a tutti, il resto del sentiero è consigliabile ad escursionisti esperti)



Alle casere Pecol arriva la strada che sale da Sella Nevea. Dal Rifugio Di Brazzà si può salire al Jof di Montasio a mt.2754 utilizzando la via normale (tratti di arrampicata di1° grado-fattibile in ore 3.30) oppure alla Cima di Terra Rossa (ore 2.30). Alla Cima di Terra Rossa ha inizio il sentiero ALPINISTICO “CERIA-MERLONE”. Il Sentiero ALPINISTICO attraversa il Foronon del Buinz e la Cresta de la Puartate per giungere al monte Cregnedul . Arrivati al monte Cregnedul oppure alla Forca Lavinal dell’Orso, dove ha inizio il Sentiero alpinistico “A.GOITAN” per le Cime Castrein e la Forca di Rifreddo. Dalla via normale del Jof di Montasio c’è la possibilità di traversare in quota la Forcella del Palone e unirsi al sentiero “CERIA-MERLONE” seguendo il sentiero “ALPINISTICO” “LEVA”.



Alla Forcella Lavinal dell’Orso ed alla Forcella di Riofreddo possibilità di combinazione con i sentieri nr.626 e 627.



LE IMMAGINI.(precedenti immagini dell’escursione effettuata nel 2003 da Giannino e Max).



Fotografie di Max Raffl.




































Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.



Questo non è un sito costruito con mega effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che la attraversano.



Dorino Bon.

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